FIORELLA LIMIDO
Pittrice
  • OLTRE L’APPARENZA
  • Paesaggi dell’anima dai colori vivi e sinceri: L’Arte di Fiorella Limido va diritto al cuore
  • Atmosfera, colore e immaginazione sono tra i principali ingredienti che stanno alla base della pittura e dell’Arte contemporanea. Ed egrave; proprio su questi tre importantissimi aspetti che si sviluppa l’opera di Fiorella Limido. Uno dei grandi pregi dell’artista lombarda, è infatti proprio quello di saper imprimere sulle tele cieograve; che si cela dietro l’apparenza delle cose, mettendo a nudo la realtà di quello che solo la nostra anima è in grado di vedere.
  • Questo piccolo frammento de "Lo Zibaldone" leopardiano serve ad introdurre il mondo indefinito dell’immaginario personale, per condurci là dove i limiti materiali si annullano per consentire all’esistenza di estendersi all’infinito e navigare oltre i confini della materialità contingente.
  • Paesaggi astratti e a tratti surreali, realizzati mediante una particolare tecnica a strati, vengono proposti secondo uno schema nato da un’immaginazione e un sentimento non comuni a tutti, ma propri di persone particolarmente sensibili a ciò che il mondo reale cerca di nascondere.
  • Non solo, Fiorella Limido non si limita solo a estrapolare la vera natura delle cose, ma ad interpretarla secondo uno schema – se di schema si vuole parlare – dettato dall’istinto e dall’intenzione di cogliere al meglio la vera essenza della vita.
  • Tratto dal numero 2- Anno 2009 aprile-maggio-giugno Trimestrale di Arte Cultura e Attualità ARTE e SENSI.
  • OLTRE LO SGUARDO
  • Il paesaggio si trasfigura: la creazione degli strati di colore che si stendono sulla tela in modo uniforme a volte lasciando affiorare le pennellate sottostanti, la composizione apparentemente casuale ma in realtà preordinata e sorvegliata in ogni passaggio, anche nelle colature predeterminate, l’accostamento di ritagli di carte colorate alle pennellate, tutto ciò dovrebbe far pensare ad una pittura bidimensionale, astratta e concettuale in cui solo il colore è protagonista con un deciso richiamo alle opere di Rothko.
  • Un colore forte e importante che costruisce e definisce completamente l’immagine, eppure è indubitabile che certe scelte cromatiche più chiare, al centro del dipinto che evocano l’orizzonte, l’andamento curvilineo di alcune campiture, il taglio orizzontale delle opere, la strutturazione delle proporzioni tra le varie strisce di colore, tutto ciò non può non suscitare nello spettatore il senso del paesaggio.
  • Paesaggi immaginari, privi di riferimenti concreti, brani di paesaggio che mostrano una terra senza natura, senza abitanti, senza animali. Inutile chiedersi dove si potrebbero incontrare questi luoghi se non dentro l’artista, si tratta infatti di frammenti di un paesaggio interiore che però si specchia nel ricordo di paesaggi reali fatti di terre, di rocce e di cielo, affascinanti nel loro silenzio.
  • Prof. Bruno FASOLA